
L'opera consta della raccolta di cinque lettere scritte da Mariane, una religiosa portoghese, al suo amante, un ufficiale francese, ormai distante e indifferente
Fin dalla loro comparsa, le lettere, scritte in toni appassionati inusuali per l'epoca, con uno stile a tratti sconnesso e pertanto verosimile e "moderno", ottennero subito un enorme successo e furono uno dei casi più controversi della letteratura francese, in parte anche perché ritenute autentiche e quindi per la descrizione di una passione proibita e sacrilega: nello stesso anno 1669 seguirono altre cinque edizioni, e nel corso del XVII secolo ve ne furono più di quaranta. L'edizione stampata a Colonia nel 1669 affermava che destinatario delle lettere era il marchese de Chamilly, versione confermata da Saint-Simon e da Duclos, ma l'identità dell'autrice rimaneva ignota.
Lo stile delle Lettere di una monaca portoghese ricalcava quello delle Heroides di Ovidio, una raccolta di quindici lettere immaginarie scritte da famose eroine dell'antichità ai loro amati, e delle celebri Lettres d'Héloise à Abélard[1], che documentano la passione fra Abelardo ed Eloisa: si tratta di monologhi che disegnano il percorso della passione amorosa, dalla speranza, al dubbio, alla disperazione, fino alla tragica conclusione[2
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